Grafica promozionale per un dialogo della IARJ dal titolo "Giornalismo e religione, la religione in tempi di pandemia: Una fonte di conflitto e di consolazione".

La pandemia globale di coronavirus pone enormi sfide in termini di salute, società, economia, politica e sviluppo umano ai Paesi e alle comunità di tutto il mondo. Anche la religione svolge un ruolo nella lotta contro il COVID-19 e le comunità religiose e i leader religiosi hanno dimostrato quanto possano essere importanti nei momenti difficili.

In questo contesto, l'Associazione internazionale dei giornalisti religiosi (IARJ) ha organizzato una serie di dialoghi online su come il COVID-19 sta influenzando le comunità religiose in diverse parti del mondo. Abbiamo riunito giornalisti di diverse regioni per condividere le loro storie su fede e coronavirus e per riflettere su come le religioni del mondo stiano affrontando questa situazione insolita.

Tutti gli eventi sono stati trasmessi in live-streaming attraverso la pagina Facebook della IARJ e tutti i video risultanti possono ancora essere visti sul sito web della IARJ. www.theiarj.org e sulla pagina Facebook della IARJ https://www.facebook.com/The-International-Association-of-Religion-Journalists-926852654019430

La serie si è svolta nei mesi di agosto, settembre e ottobre 2020, con otto panel regionali composti da tre relatori e un moderatore. Le regioni interessate sono state: Asia (18 agosto), Nord America (26 agosto), Europa (1° settembre), America Latina (16 settembre), Mediterraneo (21 settembre), Africa subsahariana (1° ottobre), Asia-Australia (8 ottobre) e Medio Oriente e Nord Africa (13 ottobre).

Tutti i dialoghi si sono svolti in inglese, tranne quello per l'America Latina, che si è tenuto in spagnolo, e quello per il Medio Oriente e il Nord Africa, che si è svolto in arabo.

Tra i temi affrontati, ce n'è uno che è emerso in tutte le conversazioni regionali: le difficoltà della pratica religiosa quando le comunità e i templi devono attenersi a rigide normative ufficiali anti-COVID e il conseguente fiorire di servizi religiosi online. In alcune regioni, ciò ha portato a tensioni tra le autorità civili e i leader religiosi locali e, in alcuni casi, persino alla negazione della pericolosità scientifica del virus da parte di questi ultimi.

Altri temi emersi nei dialoghi sono: il lavoro interreligioso e il contributo caritatevole delle religioni per aiutare le persone in difficoltà in questi tempi difficili; la disinformazione e le fake news sul COVID-19; l'impatto del coronavirus nei flussi migratori in diversi Paesi e mari; la solitudine dei fedeli durante il confino e l'isolamento; gli effetti delle discussioni sulla pandemia nella politica, nella società e nell'economia dei vari Paesi.

In totale, 31 giornalisti hanno partecipato a questa serie. I giornalisti provengono, risiedono o lavorano per i media dei seguenti Paesi (elencati in ordine alfabetico): Algeria, Argentina, Australia, Canada, Cipro, Francia, Germania, Grecia, India, Indonesia, Israele, Italia, Kenya, Libano, Malesia, Messico, Nigeria, Norvegia, Pakistan, Perù, Serbia, Sudafrica, Spagna, Sri Lanka, Siria, Sudan, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.

La IARJ desidera ringraziare in modo particolare il grafico Paul Springer per il suo contributo a questo progetto.